I team multidisciplinari curano meglio del singolo specialista, anche in ambito cardiologico; sono
necessari però una serie di passi intermedi che vanno dal training di tutte le figure da inserire nella
squadra, alla ridefinizione dei criteri di rimborso, alla discussione sulle questioni di safety del
paziente, all’appropriatezza.
La strada è quella, ma anziché pavimentarla di buone intenzioni, bisogna percorrerla passo dopo
passo, per risolvere le criticità inerenti a qualunque novità.
La nostra realtà ospedaliera parte dal percorso dell’emergenza, ripercorrendo in più occasioni tappe
già note ma con occhi diversi, cercando di implementare le proprie conoscenze ed i propri approcci
diagnostici e terapeutici con la condivisione multidisciplinare e con la collaborazione interospedaliera.
Obiettivo comune a tutti gli operatori è porre argine al disagio del paziente con una patologia critica
in acuto come la fibrillazione atriale con un mosaico sempre più interessante di figure professionali
tra medici e infermieri, ma anche tra ospedali vicini che incidono su un territorio comune.
Lo spirito di questo convegno è contraddistinto, e punta ad affermare, una realtà lavorativa
implementata su una logica di gestione con più figure professionali e con più realtà ospedaliere. E’
un percorso che parte dal Pronto Soccorso, porta di ingresso dell’ospedale, prosegue nei reparti di
degenza con la diagnosi e la terapia farmacologica e in alcuni casi interventistica, e prosegue nel
follow-up con la cardiologia riabilitativa.
Tutto ciò con il fine ultimo di migliorare la qualità del servizio sanitario offerto ai pazienti e di
migliorare altresì l’interfaccia fra medico ed infermiere, senza dimenticare la sempre più pressante
attenzione al budget economico e all’appropriatezza dei percorsi e delle procedure diagnosticointerventistiche.
Via E. De Marinis, 2 Vietri Sul Mare (Sa)